LA SICUREZZA DELLE SCUOLE

SONO SICURE LE SCUOLE CHE FREQUENTANO I NOSTRI FIGLI?

Qualcuno si è mai posto questa domanda?

Ci tengo ad approfondire questo problema, perche' nessuno ne parla. Ho quindi il sospetto che molte persone escludano a priori una problematica di questo genere. Questo e' dovuto, io credo, alla fiducia che il cittadino, giustamente, ripone nella pubblica amministrazione in generale. Ma questa fiducia, in un'epoca come quella attuale, è ancora ben riposta?

PREMESSA

Occorre tenere presente che siamo nel 2012: l'epoca dei politici "per passione" è finita da un pezzo. Ora in politica troviamo (molto spesso) personaggi di tutt'altro tipo, con tutt'altra moralità (destra, sinistra, centro, non sta qui la distinzione: è tutta una Classe politica ad essere coinvolta), per i quali ciò che conta sono soprattutto il denaro e il potere. Il resto conta abbastanza poco. Di conseguenza la Politica (lo vediamo tutti i giorni) è piena di gente senza scrupoli, mentre la pubblica amministrazione è piena di tesserati (di un qualche partito), raccomandati, spintonati, figli di qualcuno, incapaci, lavativi, approfittatori, e chi più ne ha più ne metta. Li vediamo tutti giorni: addirittura quando vediamo uno di questi che, al contrario, si mostra efficiente, rispettoso, competente, disinteressato, ci stupiamo!

Vista, inoltre, la grandissima presenza di "Utili Idioti", sia in Politica che nella Pubblica amministrazione (soprattutto ai vertici), occorre da un lato non fidarsi più, richiedendo di visionare sempre di persona i documenti; dall'altro chieder spiegazione e, se occorre, denunciare le omissioni o i reati. Questo va fatto assolutamente, in quanto la Pubblica amministrazione, come dice la parola, è di tutti e deve esse al servizio del cittadino, non il contrario: molti se lo sono scordato! Soprattutto, la Pubblica amministrazione deve essere al servizio del cittadino più debole, il quale magari non sa leggere un documento complesso, e quindi anche, molto spesso, è quello che si fida di più, anche perche' non ha altra scelta. Per questo ha il dovere di essere trasparente.

Anche quando, sempre nella Pubblica Amministrazione, troviamo qualcuno pieno di ideali, responsabile, competente, ecc. e determinato portare fino in fondo il proprio programma politico, ci accorgiamo che subentrano spesso altre questioni a bloccare ogni azione: qualche legge, qualcuno più in alto, vincoli di qualche tipo, altre "priorità", che ingessano di fatto l'opera del raro Amministratore. Però questi "vincoli" o priorità diverse dipendono molto anche da noi semplici Cittadini. Vedremo più avanti cosa intendo dire.

Comunque, il dato di fondo è che dobbiamo stare sempre allerta.

COSA DICE LA LEGGE IN MATERIA DI SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI?

Le scuole, pubbliche e private, di ogni ordine e grado, sono considerate dal nostro Stato "Edifici a rischio rilevate in caso di crollo". Per il rischio incendio la cosa è stata chiarita molti anni fa, ma per la sicurezza statica/sismica ancora non vi era nulla di chiaro. Dal 2003, finalmente, dopo ripetuti crolli, morti, feriti, polemiche, il legislatore ha deciso di dare un giro di vite anche sulla sicurezza statica e sismica degli edifici scolastici. A dire il vero l'ha data su tutti gli edifici, ma in particolare su quelli a rischio rilevante.

COSA SIGNIFICA EDIFICI A RISCHIO RILEVANTE? Significa che, in caso di incidente (incendio, crollo, ecc.), normalmente facciamo una strage, in quanto il numero di individui normalmente presente è molto alto; ma anche perchè, aggiungerei io, sono bambini, o ragazzi. Ricordativi bene San Giuliano di Puglia.

Chi deve verificare, per Legge, la sicurezza degli edifici scolastici? il Proprietario, cioè il Sindaco per gli edifici di proprietà comunale, il Presidente della Provincia per gli edifici di proprietà della Provincia. Di solito gli asili nido, le Materne, le Elementari e le Medie, sono edifici di proprietà dei Comuni, mentre le scuole Superiori sono di Proprietà delle Provincie. Quindi ora sappiamo chi deve decidere queste cose, ed è già un primo passo verso la chiarezza.

Ci si è preoccupati in passato di queste problematiche di sicurezza? No, mai fatto, ma teniamo conto che il concetto di sicurezza varia nel tempo: ciò che una volta era accettato oggi non lo è più. Pensiamo, ad esempio, a quanti sono morti nei cantieri edili nelle epoche passate, oppure che razza di macchinari pericolosissimi si utilizzavano solo 50 anni fa nelle sostre officine meccaniche o nelle falegnamerie. Inoltre, per la gente comune, la "sicurezza" è un concetto soggettivo.

Oggi però, sull'edilizia scolastica c'è un obbligo di Legge. Il legislatore (cioè lo Stato), per motivi che sarà meglio rimandare ad un altro articolo, nell'ormai lontano 2003 aveva imposto a tutti i proprietari di procedere a verificare la sicurezza statica (e sismica) di tutte le scuole, pubbliche e private. Il tempo massimo era stato stabilito in 5 anni. Ovviamente, con varie proroghe, i cinque anni sono oramai diventati quasi 10, e ben poco e' stato fatto. Peraltro, dove è stato fatto qualcosa, si è cercato prima di tutto di minimizzare il problema, magari andando a cercare il professionista "consenziente" disposto ad "aggiustare " il più possibile i risultati. Ma la scelta più gettonata è stata quella di non fare proprio nulla, anche perche' (mi son sentito dire) "... una volta resi pubblici i problemi, poi occorre prendere provvedimenti!". Già!

Nei pochi casi in cui è stata fatta una verifica di sicurezza "seria", si e' appurato (ma già si era intuito) che ci sono seri problemi di sicurezza in molti edifici. Perche'? Ovviamente perche' si tratta in molti casi di edifici storici, spesso nati per altri usi (conventi, caserme, ecc.). Inoltre la maggioranza degli edifici scolastici risale agli anni '60 e '70, per cui non sono certamente antisismici.

Occorre dire che abbiamo anche ostacoli oggettivi alla messa in sicurezza della nostra edilizia scolastica, i quali sono prima di tutto finanziari. Questo è uno di quei "vincoli", di cui abbiamo parlato in premessa, che bloccano anche l'amministratore serio e capace. Questi "vincoli" sono anche un po' colpa di noi cittadini che a questo Stato, molto spesso, chiediamo di tutto e di più, anche cose abbastanza assurde (come andare in pensione a 58 anni anche se faccio il barista o l'impiegato delle Poste, oppure di inventare per me un posto di lavoro che non esiste), indebitando questo Stato all'inverosimile. Poi magari mancano i soldi per mettere in sicurezza le scuole dove devono entrare i nostri figli o i nostri nipoti.

Tenendo bene a mente tutti i discorsi ampiamente dibattuti in questo blog, forse e' meglio farsi venire sempre qualche dubbio, ed andare a verificare i documenti, chiedendoli a chi di dovere.

Se invece nessuno di noi deciderà di fare niente, anche rispetto a come ci rapportiamo con lo Stato, come scegliamo i nostri politici, se paghiamo o non paghiamo le tasse, il che per me è tutto legittimo e rispettabile, quando poi accadrà l'irreparabile non prendiamocela ancora una volta "con gli altri", come amiamo spesso fare noi Italiani. Io non dirò mai a nessuno "te l'avevo detto", ma non accetterò neppure di sentire il solito scarica barile "... ci dovevano pensare loro!".

Gli amministratori devono fare gli amministratori, ma i cittadini devono saper fare i cittadini: abbiamo dei diritti, per cui facciamoli valere. Contestualmente facciamoci tutti quanti un esame di coscienza, per vedere se facciamo anche noi cittadini la nostra parte. Io voglio per le mie figlie delle scuole sicure: lo pretendo! Ma non riusciro' mai ad ottenerlo da solo. Solo se tutti gli Italiani insieme inizieranno a comportarsi da veri cittadini di un vero Stato unitario avremo tutti quanto ciò che stiamo chiedendo a gran voce da tanto tempo. Siamo soprattutto noi cittadini, in fin dei conti, il centro del "problema".

Un saluto.

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