Darwinismo e sterminio degli Ebrei

Fin da quando ero ragazzo mi sono sentito spiegare che l'uomo deriva dalla scimmia. O meglio: che la vita ha avuto origine nel mare, si è sviluppata, lentamente si e' trasferita sulla terra con i primi anfibi, ed infine, dopo milioni di anni, eccoci tutti quanti qua!

Fin da ragazzo tutto cio' mi ha sempre lasciato forti dubbi. Mi ha sempre lasciato forti dubbi che tutto cio' sia dipeso da fattori puramente ambientali e casuali. Non è una questione di Fede, bensi' è un problema di coerenza scientifica. Esatto! Vorrei sapere: cosa c'è di scientifico nel darwinismo?

Di certo alcuni aspetti sono logici, e probabilmente scientificamente comprovati: l'individuo piu' forte, almeno nel mondo animale, sopravvive e si riproduce più facilmente, per cui la selezione naturale esiste certamente. Non è questo che sto mettendo in discussione.

I problemi che pongo, che assolutamente non mi convincono, sono i seguenti:

1) Come si è formato il primo organismo vivente. Se, come leggo, si è formato nel mare, per una serie di condizioni ambientali favorevoli, vorrei capire esattamente come. Per avanzare un'ipotesi, occorre che vi sia almeno qualche possibilità concreta che il fatto si possa verificare effettivamente. Come mai, al contrario, non riusciamo a capirne fino in fondo i meccanismi? Come mai non riusciamo a riprodurre questo fatto in laboratorio? Se c'è riuscita la natura in modo spontaneo, perchè noi non riusciamo a riprodurlo?

2) Com'è possibile che, a partire dal primo organismo elementare, le specie si siano evolute ed anche trasformate, per semplici condizioni ambientali? Visto che nel corso della sua breve vita un essere non riesce a trasformarsi, come puo' farlo il figlio o il figlio del figlio?

3) Perche' l'uomo è diverso da tutti gli altri animali, che sono miliardi di specie?

Non sono domande da poco: occorre trovare una spiegazione convincente. Visto che si dice che queste teorie, come la teoria dell'evoluzione, sono "scientifiche", allora utilizziamo i metodi della scienza moderna.

Vediamo, per iniziare, le cose dal punto di vista probabilistico:
1) quale probabilità c'è che si sviluppi, oggi, la vita sulla terra in modo spontaneo? direi zero. Io non l'ho mai visto.
2) quale probabilità avrebbe avuto la scimmia di trasformarsi in uomo? sarebbe interessante che qualche ricercatore la calcolasse. Non l'ho mai sentita questa...
3) quale probabilità avrebbe avuto l'uomo di svilupparsi in modo totalmente diverso da tutti gli altri esseri viventi? direi ancora zero.

Mia figlia (10 anni) un giorno mi ha chiesto: "papà, se l'uomo deriva dalla scimmia, allora le scimmie si trasformano tutte in uomini?" Io ho risposto: "no, ovviamente". Poi ci ho riflettuto meglio e mi sono chiesto: in effetti, perche' no?

La spiegazione di questa "evoluzione" delle specie, uomo compreso, intendo quella insegnata nelle scuole alla mia epoca (primi anni '80), era quella dei condizionamenti ambientali, i quali costringono gli individui ad evolversi per sopravvivere. Ora ho sentito che ci sono stati alcuni aggiustamenti, ma la sostanza resta quella: il caso, l'ambiente, il "bisogno".

Ho sentito spiegare, recentemente, da uno "scienziato", che il pipistrello, ad un certo punto della sua evoluzione, ha sviluppato il sonar, per poter cacciare di notte. Che l'abbia sviluppato è fuori di dubbio, ma ... mi chiedo: come avrebbe fatto? Per fare un'affermazione del tipo che ho sentito con le mie orecchie "... ad un certo punto ne aveva bisogno, e quindi l'ha sviluppato... " bisogna rendersi conto, a mio modesto avviso, dell'assurdità di ciò che si sta affermando, se no vuol dire che si è idioti, o in mala fede.

Tutto ciò è troppo semplicistico. Mi si sta praticamente dicendo, nel 2012, che se io, uomo, ravviso la necessità di volare (in quanto volando posso più facilmente spostarmi da una zona all'altra del pianeta, magari per necessità alimentari) questa esigenza mi porterà, fra milioni di anni (non io, ma i miei discendenti lontanissimi), ad avere le ali. Scusate tutti quanti, ma che stupidaggine è mai questa? Come avrebbe fatto il pipistrello, da solo, a sviluppare il sonar? Peraltro organo estremamente complesso! Posta così evidentemente non regge.

In realtà ho capito e accettato l'importanza dell'intuizione darwiniana sull'evoluzione delle specie. Ho capito anche, e sono convinto, che sia vera e valida la teoria per spiegare l'evoluzione della giraffa, come di altri aspetti delle trasformazioni delle specie, ma non è possibile fare estrapolazioni senza senso. Non è possibile dire, tranquillamente, che la scimmia è diventata uomo, così, per caso, perchè ne aveva bisogno, per coincidenze ambientali.

Ma allora dov'è il problema? perchè si fanno queste supposizioni semplicistiche, riduttive e anche un po' sciocche? Sciocche, esatto, e quindi non scientifiche. La scienza non pone mai teorie sballate e senza basi di dimostrazione alcuna, senza alcuna aderenza con la realtà.

Cos'è tutta questa fretta di mettere "tutto a posto", escludendo subito ogni possibilità di dire che la cosa è inspiegabile umanamente, come in realtà è? Il problema è "Dio". Ammettere che non ci capiamo nulla è aprire la strada a Dio. Piuttosto che ammetterlo teniamo in piedi con ogni sforzo una teoria che non regge, sacrificando alla fretta anche le evidenze scientifiche. Perchè è il togliere di mezzo Dio, in realtà, il vero problema. Ma perchè? Che problema è questo? Apparentemente è un delirio...

Mi son detto: non può essere semplicemente follia umana! Allora ho fatto allora un po' di ricerche, per conto mio, e ho scoperto alcune cose interesanti, ma anche piuttosto inquietanti.

Ho letto, prima di tutto alcuni scritti di Darwin, il quale va assolto per certi eccessi, almeno in parte, vista l'epoca storica in cui è vissuto (era anche l'epoca del professor Lombroso, quello che voleva collegare i caratteri somatici ai comportamenti umani, soprattutto dei delinquenti) e valorizzato per l'intuizione che ha avuto.

Poi, scavando e leggendo, qua e là, ho scoperto, per esempio, che molti dittatori sanguinari della storia sembra fossero dei darwinisti convinti: Hitler certamente (ricordiamo tutti di che tenore era la propaganda nazista), ma anche Stalin, e altri che non cito, sui quali mi riservo di indagare a fondo... Come mai cio'? In effetti c'è una spiegazione molto semplice, razionale ed inquietante.

Ritengo che Hitler non potesse chiedere di meglio che avere il supporto di una teoria scientifica come il darwinismo per giustificare le sue opinioni deliranti sulla razza. L'equivalenza è molto semplice: se è vero che nel mondo animale è l'individuo più forte, più abile, più astuto, più capace ad avere la meglio sugli altri, e, al contempo se è vero che l'uomo è un animale come gli altri, allora per quale motivo dobbiamo consentire che esseri deboli o con problemi (es i malati di mente), meno dotati, magari omosessuali, possano vivere? Ed ancora per quale motivo non si può abbattere un uomo malato? Oppure, per quale motivo dobbiamo consenttire a razze inferiori di riprodursi?

Se l'uomo è un animale, solo un po' più evoluto, perchè non possiamo uccidere i nostri simili che presentano qualche problema fisico? Nel mondo animale già accade. Perchè noi no? E' la religione che ce lo impedisce? E' la morale? Ma quale morale?

Dopo aver molto riflettuto, oggi penso che la teoria dell'evoluzione sia imperfetta e non colga l'essenza di ciò che l'uomo realmente è, e ciò che realmente rappresenta: un'anomalia del mondo animale, una meravigliosa anomalia. Ritengo, anzi, pericolosissima l'associazione uomo-animale, in quanto totalmente fuorviante. Qui di scientifico vi è ben poco, come vi era ben poco nelle teorie di Lombroso. Per non  dire niente.

Piuttosto mi vien da dire che il grande successo di Darwin è dovuto al gran servizio che egli ha fatto ai totalitarismi del '900, dove la negazione dell'uomo e dei sui diritti l'ha fatta da padrone.

Cordialmente.

Piu' di recente, mi sono chiesto come possa essere insegnata nelle scuole una teoria cosi' poco credibile.

1 commento:

  1. La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.(Kant)

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